Adriano Azzaretti on UCITS V: “UCITS V – Quale impatto per le SGR?”
Adriano Azzaretti on UCITS V
“UCITS V – Quale impatto per le SGR?”
Dopo anni di strenua e ostinata difesa dell’italica biodiversità, il nostro regulator ha allineato i rapporti fra SGR, Fund Admin e Banca Depositaria alla normativa europea.
Il provvedimento di modifica al regolamento Bankit, pubblicato lo scorso 23 dicembre, prevede infatti che, dalla fine di febbraio 2017, la pratica dell’affido venga meno e con essa la piena responsabilità del Depositario. Resta per le SGR la possibilità di esternalizzare le funzioni ma non la responsabilità derivante e, particolare non di poco conto, le spese per la determinazione del valore NAV vengono inserite nelle voci che formano il compenso delle SGR, sia esso calcolato internamente o dato in outsourcing a terzi.
Si conclude così un periodo iniziato con il regolamento Bankit del 14 aprile 2005, durante il quale le SGR sono state, di fatto, indirizzate verso l’affidamento del calcolo NAV alle Depositarie, per beneficiare così dell’unica possibilità, implicita nelle spese di Depositaria, di scaricarne i costi sui Fondi gestiti. Possibilità, questa, da sempre negata nei casi di calcolo effettuato in autonomia della SGR o dato “in outsourcing”, ancorché svolto dalla Depositaria, e ribadita ulteriormente in fase di consultazione del regolamento attuativo UCITS IV del 2012.
In tale contesto abbiamo assistito negli anni allo sviluppo nel nostro Paese di pochi ma strutturati player internazionali, disposti a ingenti investimenti e costose acquisizioni per garantirsi il business pluriennale.Ora, con l’avvicinarsi della scadenza dei contratti milionari, il gioco si riapre, o meglio potrebbe riaprirsi, a favore degli “indipendent”. Italia come Lussemburgo quindi? Vedremo…
In entrambi i casi quindi, le SGR devono trovare una soluzione che consenta loro di affrontare il nuovo corso in modo adeguato e con il minor dispendio di risorse, siano economiche o di struttura. “Adeguato” significa non solo personale specializzato ma anche e soprattutto moduli informatici, dati finanziari, connessioni dedicate. Il ricorso all’outsourcing è sempre una valida alternativa ma i temi citati rappresentano una completa novità per il nostro mercato, senza contare che per offrire servizi a valore aggiunto sono necessarie competenze specifiche di alto livello e risorse tecnologiche. “Adeguato”, appunto.
Adepa Italia ha già da tempo avviato un percorso volto a supportare i propri clienti SGR nell’attivazione dei controlli richiesti dalla normativa attraverso l’internalizzazione del servizio presso Adepa, o la messa a disposizione di asset tecnologici in grado di assolvere ai controlli di coerenza rispetto al valore del NAV giornaliero.
Adriano Azzaretti, Managing Director, Adepa Italia SRL
